Con i figli la coppia acquista una maggiore completezza ed è proiettata verso il futuro.

I bambini nella coppia


bambini nella coppia La formazione di una famiglia felice è il sogno della maggior parte delle persone, un sogno che, per la verità, si fonda su un un bisogno antropologico legato alla necessità di procreare e di tramandare la specie nel tempo: è quindi un istinto che va al di là dei nostri stessi desideri.
La finalità di questo istinto primordiale è quindi la presenza della prole, che costituisce un collante per la coppia, la quale ripone gran parte delle proprie energie e delle proprie risorse nell’educazione e nella crescita dei figli con l’obiettivo ultimo di una completezza e soddisfazione personale e familiare.
A volte, però, quest’idea dei figli che uniscono la coppia viene usata decisamente a sproposito, infatti si sente spesso che i coniugi siano già sull’orlo di una crisi relazionale e tentano come ultima strada quella dell’unione grazie alla procreazione, mettendo al mondo un bambino. Purtroppo, quando il rapporto è già in crisi, questi tentativi non sortiscono quasi mai buoni effetti, anzi, i figli in questi casi rischiano di essere vissuti come una sorta di ricatto morale a stare insieme nonostante il desiderio e il piacere siano già svaniti da tempo. Questo non è mai un bene, né per i coniugi, né per la nuova creatura messa al mondo che viene investita di una responsabilità troppo grande ancor prima di nascere, senza considerare che, nel caso in cui si dovesse giungere comunque ad una separazione, si avrà solamente un infelice in più.
Un altro caso in cui i bambini rivestono un ruolo molto grande è quando una coppia desidera da anni avere un figlio senza riuscirci. In questi casi si insiste con numerosi tentativi, anche assistiti da medici con lunghe cure farmacologiche e interventi chirurgici. Questo forte desiderio irrealizzato, provoca dei motivi di insoddisfazione con la conseguenza che i coniugi si accusano vicendevolmente per la mancata “completezza” familiare. Da queste reciproche recriminazioni si aprono crisi talmente profonde da condurre ad una separazione, quasi dimenticando che il rapporto era nato su basi decisamente diverse quando inizialmente esistevano delle affinità di coppia che spontaneamente avevano condotto al piacere di condividere tempo e spazi, senza per questo avere in mente dei figli.

La responsabilità di questo tipo di visione un po' distorta, possiamo addebitarla in buona parte agli stereotipi dei media, i quali mostrano come le persone di successo hanno sempre delle famiglie brillanti, con bambini allegri e belle case. Quindi si è fatta strada l'idea che per avere una vita piena e completa, non si può prescindere dall'avere dei figli che, in questo quadretto, rivestono un ruolo di primo piano, infatti ancora oggi è quasi inconcepibile che qualcuno possa star bene anche senza avere dei figli, pensando addirittura che una famiglia senza prole sia incompleta e mancante di qualcosa.
Da tutto questo desumiamo la grande importanza dei figli, ma ancora di più desumiamo la necessità per la coppia di trovare dei punti di affinità che vadano oltre gli stereotipi proposti dalla televisione, interrogando se stessi nel profondo sull'esistenza di un effettivo desiderio di trovare un punto di incontro con il partner a prescindere dalla presenza o meno dei bambini.





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